Ragionare per vie diagonali

Uno degli strumenti più utilizzati dai matematici: il metodo della diagonale di Cantor.

Un pizzico di insiemistica

X = {a, b, c} un insieme con 3 elementi a, b, c.
P(X) = insieme delle parti (sottoinsiemi) di X: { {a}, {b}, {a, c}, ... }
f : X -> P(X)
Teorema: f non può essere suriettiva (non raggiunge tutto P(X))

Il ragionamento diagonale:
a b c
f(a)={b} 0 1 0
f(b)={a,b} 1 1 0
f(c)={c} 0 0 1
[1,0,0] -> {a} non è raggiunto da f
a b c
f(a)={} 0 0 0
f(b)={a,c} 1 0 1
f(c)={a,b} 1 1 0
[1,1,1] -> {a,b,c} non è raggiunto da f
Dimostrazione formale: Y = { x in X tali che x non appartiene a f(x) }.
Allora non ci può essere nessun y in X tale che f(y) = Y;
se ci fosse allora

Qui si sente chiaramente odore di autoreferenza; viene in mente il paradosso del mentitore, storielle Zen e altre amenità simili.

Anche se qui X ha solo 3 elementi, questa dimostrazione funziona altrettanto bene con insiemi di 50, 100 o anche infiniti elementi.


Il paradosso di Russell

Pensare che esista un insieme di tutti gli insiemi conduce al paradosso dovuto a Bertrand Russell (1872-1970):

Se X è l'insieme degli insiemi che non contengono sé stessi come elementi, allora si dimostra che X non può né appartenere né non appartenere a sé stesso!

Il paradosso viene risolto negli anni successivi fondando la teoria degli insiemi in modo meno ingenuo (Zermelo - Fraenkel).